Differenze tra gruppo elettrogeno e generatore di corrente

Differenze tra gruppo elettrogeno e generatore di corrente

Luglio 26, 2016 0 Di Sylvia Allegri

Può capitare a volte, che i termini gruppi elettrogeni e generatori di corrente, siano intesi con il medesimo significato e stiano ad indicare lo stesso oggetto. Proviamo a dare una spiegazione più dettagliata ai nostri potenziali clienti, che da profani di quest’argomento e di questo tipo di apparecchiature, crediamo che abbiano bisogno di delucidazioni in merito, prima di avviarsi all’acquisto o al noleggio gruppi elettrogeni Napoli.

Partiamo dalla definizione di gruppo elettrogeno: si definisce tale un apparecchio dotato di un meccanismo elettromeccanico che è in grado di produrre energia elettrica dalla presenza di due elementi imprescindibili, ossia un motore a combustione associato ad un alternatore.

Quest’ultimo è formato dai seguenti elementi:

  • Il quadro elettrico, ha il compito di distribuire l’energia elettrica che viene prodotta dall’alternatore in modo omogeneo, salvaguardando e proteggendo i vari componenti del generatore, come, temperatura di surriscaldamento, allarmi olio, interruttore differenziale e magnotermico, quello di arresto di emergenza, interruttore per l’arresto di emergenza, prese interbloccate ecc…
  • L’alternatore, al contrario delle aspettative, potremmo definirlo l’elemento più importante, infatti è in grado di convertire tutta l’energia prodotta meccanicamente in energia elettrica.
  • Il motore, in grado di generare energia meccanica da un motore a scoppio alimentato da un combustibile. I motori alimentati da un combustibile generico (benzina, gasolio e gas), possono essere sia a due che a quattro tempi.
  • La cofanatura, presente esclusivamente sui modelli detti chiusi e composta da materiali fonoassorbenti, esplica la funzione di insonorizzare e di silenziare i rumori prodotti dal motore a scoppio.
  • Il basamento, rappresenta la struttura portante sulla quale vengono alloggiati tutti gli elementi appena descritti, sia nei modelli aperti che cofanati, e può essere dotato, per i modelli di dimensioni contenute, anche di ruote per favorirne gli spostamenti.

Per quanto riguarda la definizione generica di generatore di corrente, essa può essere associata ad apparati o meglio centrali di vario genere, tutti in grado di generare corrente elettrica. Infatti il termine sopra indicato è associabile alla produzione di energia tramite fonti eoliche, geotermiche, solari, termoelettriche, idroelettriche ed anche nucleari.

Gli impianti di produzione possono essere sia centrali di grandi dimensioni ed al sevizio dell’intera collettività, oppure di dimensioni ridotte e di tipo privato per un uso domestico.

Tutte le tipologie di impianti, sono alimentate da fonti diverse, dette rinnovabili perché hanno una durata infinita. Presentano però un fattore che li accomuna, ovvero la presenza dei trasformatori, che variano a seconda del tipo di impianto, ma che eseguono sempre la medesima funzione.

La funzione del trasformatore, che è un componente statico, è quella di trasformare i rispettivi parametri tra corrente e tensione in ingresso, rispetto a quelli registrati in uscita. In pratica convertono l’energia elettrica, da corrente continua che è quella che viene prodotta, in corrente alternata che è quella immessa in rete ed utilizzata dagli utenti.