Come creare un business plan
Marzo 25, 2021Un business plan è un documento importantissimo che va creato nel momento in cui si vuole inaugurare un qualsiasi tipo di progetto. Per questo motivo, si tratta di una fase importantissima che va realizzata attraverso una cura strutturale di tutte le possibili fasi che possono essere prese in considerazione. Nello specifico, quindi, non si può pensare ad un business plan senza alcune funzioni fondamentali che vanno sottolineate all’interno della natura del progetto. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito di come fare un business plan, rispettando le varie fasi e, infine, portando a termine il proprio progetto nel migliore dei modi. Leggi tanti altri articoli su ecodellalombardia.com
Le fasi da rispettare per creare un business plan
La prima cosa che c’è da sapere, a proposito di come creare un business plan, è quali siano le fasi da rispettare per portare a termine il proprio progetto. Si tratta, effettivamente, di 10 fasi che possono essere condensate in più macro-aree, basandosi sia sui meccanismi del proprio progetto, sia sulla natura di un’azienda o di una startup che vuole essere creata. Per questo motivo, la prima fase non può che essere di natura prettamente indicativa, dal momento che servirà a identificare tutte quelle che sono le caratteristiche del progetto che vuole essere considerato. L’indice serve a scandire i vari punti del proprio business plan ed è seguito, naturalmente, da un sommario efficace, che permetta sia di identificare i propositi fondamentali del proprio progetto, sia di rendere esplicita la natura del proprio piano di marketing e di comunicazione. In altre parole, chi legge un business plan deve sapere, fin da subito, a cosa si rapporta prima di entrare nello specifico dei punti.
Successivamente, sarà la volta di una accurata descrizione dell’impresa che vuole essere oggetto dell’analisi: che il proprio business plan venga realizzato per un ente esterno o per la propria azienda e la propria startup, è importante chiarire innanzitutto quali siano i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le minacce del proprio apparato aziendale (analisi SWOT), successivamente facendo lo stesso anche con il servizio o il prodotto che vuole essere offerto o realizzato. Solo a seguito di questi meccanismi si entrerà nel novero di quella che viene definita come la vera e propria fase strategica, attraverso un’analisi delle componenti di mercato che definiscono il proprio lavoro e, successivamente, individuando le strategie di marketing da utilizzare per la realizzazione del proprio progetto.
Si tratta, ancora, di una fase prettamente analitica, che verrà seguita dal vero e proprio piano operativo definito dalla inclusione di attività, progetti, strumenti e azioni specifiche da realizzare, che definiscono sia una struttura di natura prettamente organizzativa, sia le figure professionali che lavorano all’interno del campo specifico preso in considerazione. È ovvio che vada stabilito, in fin dei conti, anche un apparato prettamente finanziario, definito sia da uno stanziamento del budget, sia da una analisi di questo stesso in base alle specifiche operazioni e andranno ad essere realizzate. Ovviamente, la definizione del budget può essere definita sia da un punto di vista prettamente numerico e statistico, attraverso rapporti di proporzione e percentuale che sono oggetto di una relativizzazione richiesta. L’ultimo punto riguarda l’inclusione di allegati all’interno del proprio business plan: non è possibile scrivere tutto testualmente, ma dovranno essere offerti anche grafici, diagrammi e numeri che sono inclusi all’interno di file, pdf o immagini che vengono allegati al proprio progetto. Per questo motivo, si riuscirà ad ottenere un business plan completo e ricco di caratteristiche decisive per il consumatore.