Crowdfunding italiani, un modo per avviare la start up

Crowdfunding italiani, un modo per avviare la start up

Novembre 29, 2016 0 Di Sylvia Allegri

Avviare una start up oggi come oggi non è esattamente una cosa facilissima per tutti dal punto di vista finanziario. Qualcuno può usufruire di finanziamenti messi a disposizione dalla Regione o dallo Stato, altri, invece, devono cercare delle strade alternative per finanziare i propri progetti. Molto gettonate sono a questo scopo le piattaforme di crowdfunding che possono dare veramente un contributo molto importante ai piccoli imprenditori che dimostrino di avere idee valide e intuito.

Cos’è il crowdfunding

Questa parola, anche un po’ complicata da pronunciare per chi non mastica inglese, indica una raccolta fondi gestita da delle piattaforme online. Il tutto è nato negli USA, la piattaforma più utilizzata e che riceve più offerte (anche dall’Italia) è la piattaforma Kickstarter. In Italia attualmente ce ne sono diverse, alcune caratterizzate da differenti progetti, come raccolta fondi per onlus, per start up o per privati che possano, con le loro idee, apportare valore sociale. Insomma, tra le più conosciute Mama Crowd, Kendoo, Kapipal, Siamosoci, che in realtà è più un market place per start up.

crowdfunding-02Come funzionano? Bene, se si ha una buona idea si deve confezionare un progetto secondo le linee guida della piattaforma, la si sottopone allo staff o team di professionisti, in alcuni casi si può discutere del progetto e metterlo a punto con dei tutor messi a disposizione dalla piattaforma, e poi il progetto, se viene accettato, viene reso visibile. A questo punto subentrano i finanziatori privati che accordano la loro fiducia a uno o più progetti e contribuiscono in diverse misure. Ci sono diverse formule di crowdfunding: all or nothing, si deve raggiungere l’intero obiettivo nel tempo concordato, diversamente tutti i finanziamenti verranno restituiti ai ciascun finanziatore, e keep it all, ovvero, si ritira il denaro ottenuto anche se non si è raggiunto l’obiettivo.

Le differenze tra ciascuna piattaforma sono varie, tra cui anche i costi, in generale iscrizione e sponsorizzazione del progetto sono gratuiti, si paga invece una percentuale che si aggira attorno al 5% della cifra raggiunta solo quando questa sia effettivamente disponibile.

Progetti di crowdfunding in Italia

Ci sono tantissimi progetti di crowdfunding in Italia, molte idee valide e tante start up che, se dovessero trovare davvero un buon avvio, potrebbero contribuire in modo veramente interessante all’economia del paese. I settori sono i più svariati, dall’edilizia, alla tecnologia, all’arte, c’è davvero di tutto, il che sta a dimostrare che dal nostro Paese i cervelli non sono ancora fuggiti tutti. E queste – per ora – piccole realtà, un domani possono diventare un’azienda leader di costruzione piscine interrate, o una grande azienda di prodotti e servizi hi-tech di livello internazionale. Oggi per esempio si punta molto sul web e sui giovani, un settore che sta crescendo è quello del coworking dove non solo si offrono spazi utili, ma anche tutor e diversi servizi.

Se non ci pensa lo Stato a finanziare le buone idee, per fortuna ci pensano i privati. In alcuni casi ci sono dei veri finanziatori affidabili di un certo calibro e in altri casi ancora i finanziatori possono anche decidere di diventare soci dell’azienda che sta proponendo il progetto. Insomma, si tratta di opportunità da tenere in seria considerazione e che danno un certo fermento, sfruttando il web, a un’economia decisamente stagnante.