Filtri d’aria industriali: come comportarsi con poveri e fumi nocivi

Filtri d’aria industriali: come comportarsi con poveri e fumi nocivi

Marzo 8, 2019 0 Di Sylvia Allegri

È risaputo che le polveri ed i gas rilasciati dalle industrie, durante i processi di produzione siano nocivi per la salute dell’uomo.

In Italia sono stati molti gli esempi di produzioni industriali che, a causa di un’esposizione a lungo termine, hanno provocato danni alla salute dell’uomo con un aumento dell’incidenza di casi di cancro e leucemia nella zona interessata dall’area industriale.

Basti pensare ad esempio all’Ilva di Taranto, oppure allo stabilimento petrolifero di Priolo Gargallo in provincia di Siracusa, i quali hanno provocato ingenti danni ai dipendenti e alla popolazione che abitava nelle zone limitrofe.

Ed è proprio per tale ragione che si è avvertita la necessità di creare dei sistemi di sicurezza, volti a tutelare la salute dei dipendenti delle industrie ma anche delle persone che vivono nell’area industriale.

Diventa di fondamentale importanza per un’azienda, dotarsi a tal proposito di appositi sistemi di filtrazione aria necessari a garantire l’integrità e lo stato di salute dell’ambiente in cui si trovano.

 

L’importanza dei filtri d’aria industriali in ambito lavorativo

 

Il pericolo costituito dal rilascio di polveri industriali e nebbie oleose non riguarda solamente determinati settori, in maniera isolata, ma anche tutti i rami dell’industria in cui è necessaria la manipolazione di materie prime solide suddivise in maniera fine, così come l’utilizzo di macchine, attrezzi, liquidi lubro-refrigeranti e lubrificanti.

Le polveri industriali sono molto pericolose poiché contengono particelle metalliche e/o organiche le quali, se inalate, potrebbero arrecare gravi danni alla salute, in quanto causano patologie quali pneumopatie nonché tumori nei peggiori casi.

In qualsiasi industria in cui si faccia uso di oli di raffreddamento, la costituzione di nocive nebbie oleose è abbastanza probabile.

Gli oli in questione contengono sostanze dannose quali catrame, oli emulsionanti, lubrificanti, inchiostri ed infine metalli molto dannosi per la salute di chiunque vi entri in contatto.

Essi, in caso di inalazione, potrebbero causare asma, dermatiti e, come abbiamo ripetuto più volte l’insorgere di malattie tumorali.

 

Scopo degli Impianti di aspirazione

Utilizzare un impianto di aspirazione aiuterà a depurare l’aria dell’azienda e, anche per questo motivo, vengono chiamati impianti di depurazione industriale o impianti di aspirazione polveri.

Il loro funzionamento si basa sulla presenza di filtri che consentono di aspirare fumi, polveri e altre sostanze inquinanti che si trovano in alcuni settori aziendali che emettono prodotti non proprio salutari per l’ambiente.

Abbattere questi polveri è fondamentale sopratutto per quanto riguarda i processi produttivi, in particolar modo in quelli che si basano sulla lavorazione di particolari materiali.

Inoltre, è stabilito dalla legge l’obbligatorietà dell’installazione di un impianto di aspirazione all’interno di un’azienda: riuscire a garantire l’abbattimento significa ottenere la riduzione della presenza di agenti inquinanti nell’aria dell’ambiente di lavoro e in quello esterno.

In questo modo, un’azienda riuscirà ad ottenere dei benefici non solo per quanto riguarda la salute dei propri dipendenti, ma anche a livello economico ed organizzativo.

Parliamo di benefici a livello economico in quanto l’inquinamento e la polvere abbattuta, verranno re-immessi nel ciclo produttivo il che comporterà un risparmio per quanto riguarda la lavorazione di alcune materie fondamentali nel processo produttivo.