IL VALORE DEL MADE IN ITALY NEL B2B
Aprile 18, 2023L’essenza del Made in Italy si potrebbe tradurre in tre fattori fondamentali: storia, territorio e bellezza. Elementi che nei secoli, potremmo dire dal Medioevo ad oggi, decretano il successo della manifattura italiana che in export vale il 32% (quasi un terzo) del nostro PIL.
A fine 2021 l’export italiano ha toccato i 516 miliardi di euro con un balzo del 18,2% rispetto al 2020 e del 7,5% rispetto ai livelli pre-Covid, numeri che fanno dell’Italia l’8° Paese esportatore nel mondo*. Una tendenza alla crescita quindi, a conferma che Il Made in Italy ha retto egregiamente le criticità determinate dalla pandemia e successivamente dagli scenari aperti dalla guerra in Ucraina.
Pochi sanno però che l’espressione inglese Made in Italy venne coniata nel lontano 1951 grazie ad un evento ospitato a Firenze, in cui un buying agent italiano propose ad un ristretto gruppo di acquirenti americani una selezione di modelli di 12 case di moda che ebbe il successo di far conoscere e quindi poi esportare la moda italiana oltreoceano. Soltanto 30 anni più tardi, quel riconoscimento si è poi trasformato nel marchio che tutti conosciamo oggi e che contraddistingue in particolare i settori definiti con le “4A”: abbigliamento, agroalimentare, arredamento e automobili.
Un marchio che identifica l’eccellenza italiana del saper fare anche nel b2b
Quelle tre parole inglesi, made in Italy, indicano tutt’oggi una raffinatezza e un’unicità certificate, frutto di un tessuto produttivo del tutto peculiare: un contesto di imprese di piccolissime, piccole e medie dimensioni (spesso a carattere famigliare) che sono riuscite a trasferire su larga scala il know how di un artigianato vecchio di secoli e che spesso sono concentrate nei cosiddetti “distretti” del nostro stivale: aree geografiche circoscritte che nella loro storia sviluppano competenze legate a determinati prodotti tipici dell’artigiano e del manufatturiero industriale.
Aziende che nel loro dna conferiscono alla produzione italiana il suo straordinario appeal, unendo capacità progettuale, qualità e attenzione nei processi, gusto estetico e design, durabilità e servizio. Tutte caratteristiche che nel variegato scenario internazionale, nonostante i grandi player anglosassoni e tedeschi, continuano ad essere riconosciute ed apprezzate. Motivi per cui la manualità e l’arte dell’ingegno italiano viene ancora richiesto. Se “less is more” allora “small is beautiful” piccolo è bello! Studio Chiesa da quasi 40 anni è il partner di queste imprese, nella messa a punto di piani e strategie di comunicazione integrate in grado di valorizzare queste competenze e di amplificare una storia e una cultura d’impresa unica a livello mondiale.
Il fattore culturale è l’X factor del tessuto imprenditoriale del nostro Paese; una cultura che permea l’Italia da nord a sud e che ha fatto del Made in Italy un vero e proprio brand che va al di là delle eccellenze industriali per diventare espressione di un life style ammirato in tutto il mondo. È per questo motivo che rimane ancora aperta la questione della sua salvaguardia sui mercati internazionali di importazione, dai tanti falsi che attraversano il globo dal Nord America all’Asia.
* 36° Rapporto ICE “L’Italia nell’economia internazionale”
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