Smaltimento oli esausti: la procedura esatta

Smaltimento oli esausti: la procedura esatta

Agosto 4, 2022 0 Di Sylvia Allegri

La salvaguardia ambientale passa anche dalla raccolta differenziata che è sempre più importante. Ma come si gestisce lo smaltimento degli oli esausti? Ti sveliamo la corretta procedura per trattare gli oli esausti e cosa è assolutamente vietato fare.

Smaltire gli oli esausti in modo corretto è molto importante per la tutela dell’ambiente. La raccolta differenziata deve essere effettuata seguendo le procedure previste dalla legge, in modo da garantire il corretto smaltimento degli oli. Gli oli esausti possono essere di origine vegetale o animale e vanno smaltiti con appositi contenitori che devono essere chiusi ermeticamente. Inoltre, è severamente vietato versare gli oli esausti nello scarico fognario o nel terreno.

Tipi di oli esausti

Gli oli esausti vengono classificati in tre diversi tipi: olio minerale, olio vegetale e olio animale. L’olio minerale è formato da idrocarburi pesanti derivati dalla distillazione del petrolio. L’olio vegetale deriva dagli oli di semi e frutta ed è composto da acidi grassi saturi. L’olio animale è costituito da grassi animali.

Il trattamento degli oli esausti prevede la raccolta, il trasporto, il deposito e lo smaltimento finale. La raccolta avviene attraverso contenitori specifici che vengono messi a disposizione della cittadinanza presso le isole ecologiche oppure presso gli esercizi commerciali che vendono prodotti per la cura della persona.

Cosa non fare con l’olio esausto

Innanzitutto, gli oli esausti non devono essere versati nell’acqua di scarico o nelle fognature, ma consegnati a un centro di raccolta autorizzato. Inoltre, è vietato disperdere gli oli esausti nell’ambiente, attraverso il lavaggio delle strade o il loro spargimento in terreni agricoli. È importante ricordare che l’olio esausto può provocare danni all’ambiente e alla salute umana, quindi è necessario seguire le regole previste dalla legge per smaltirlo correttamente. L’olio esausto è un pericolo per l’ambiente, ecco alcuni consigli utili su come smaltirlo in maniera corretta:

  • non versarlo nei tombini o nelle fognature;
  • non disperdere gli oli esausti in acqua;
  • non bruciarlo.

Regole per smaltire correttamente gli oli esausti

Smaltire in modo corretto gli oli esausti è un’importante precauzione da adottare per la tutela dell’ambiente. L’olio esausto può infatti contenere sostanze inquinanti che possono danneggiare il terreno e l’acqua. Inoltre, smaltirlo in modo non corretto può comportare pesanti sanzioni. Ecco quali sono le regole da seguire per smaltire gli oli esausti in modo corretto.

Prima di tutto bisogna assicurarsi di avere a disposizione un contenitore adeguato. Questo contenitore deve essere impermeabile e chiuso ermeticamente in modo da evitare fuoriuscite di olio. Inoltre, deve essere etichettato in modo da indicare chiaramente che si tratta di un rifiuto oleoso.

Una volta che il contenitore è pronto, bisogna versare l’olio esausto all’interno, facendo attenzione a non superare il livello massimo indicato. A questo punto bisogna portare il contenitore presso un centro di raccolta autorizzato dalle autorità competenti. Infine, è importante ricordare che gli oli esausti non devono mai essere smaltiti insieme ai rifiuti domestici.

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Gli oli esausti vengono catalogati tra i rifiuti speciali pericolosi per la quantità alta di sostanze tossiche e pericolose sia per l’ambiente quanto per l’uomo; per questo motivo vanno trattati in modo preciso secondo normativa non solo per evitare sanzioni ma anche per evitare un danno ambientale o alla salute. Gli oli esausti vengono catalogati con un codice C.E.R. dopo una fase di analisi e a questo punto vengono ritirati e inviati negli impianti appositi di smaltimento.