Aprire un’agenzia viaggi: quanto costa, cosa serve e requisiti
Giugno 11, 2021La pandemia da Coronavirus e il lockdown che ne è scaturito, ha messo a dura prova la vita di tutti costringendoci ad una reclusione forzata.
Fortunatamente con il miglioramento della situazione, grazie al successo della campagna vaccinale, si tenta di tornare alla normalità: la voglia di uscire, stare con gli amici e viaggiare è tanta al punto che numerosi sono coloro che vogliono aprire un’agenzia viaggi proprio per aiutare le persone ad organizzare una vacanza da sogno.
Per aprire una propria agenzia bisogna innanzitutto essere colti, brillanti, capaci di relazionarvi, di risolvere qualsiasi problema, di gestire lo stress e l’andamento delle stagioni e soprattutto essere continuamente aggiornati.
Se vuoi cimentarti in questa nuova impresa lavorativa ma non sai come fare, a questo link trovi maggiori informazioni su come aprire un’agenzia viaggi.
Ecco le qualità che dovrebbe avere un agente di viaggi
Prima di tutto sfatiamo un mito: l’agente di viaggi non viaggia continuamente, anzi, in realtà si sposta molto di rado.
Il suo compito infatti è quello di organizzare i viaggi in base alle richieste dei clienti e di lavorare perché tutto sia perfetto.
Vero è che se siete provetti viaggiatori sarete molto avvantaggiati in questa professione, visto che conoscerete già le difficoltà tecniche e burocratiche che si incontrano lungo la strada.
L’agente di viaggio ha il compito di realizzare i sogni dei clienti, deve essere attento alle richieste e alle necessità, preciso, responsabile e determinato.
Il suo lavoro è quello di fornire un servizio, di vendere un prodotto per conto di un fornitore, con tutti i rischi e le conseguenze che ne possono derivare.
Un viaggio è un prodotto che include un’ampia percentuale di imprevisti, che possono compromettere seriamente l’andamento degli affari, e devono essere affrontati con sicurezza e autocontrollo.
Quali sono i requisiti per aprire un’agenzia viaggi?
L’attività turistica è regolata dalla Regioni, quindi può variare in base al luogo in cui si trova l’agenzia; tuttavia, sono presenti, comunque, degli elementi comuni tra quasi tutte le Leggi Regionali relativi al turismo.
Per aprire un’agenzia viaggi bisogna presentare la SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività, alla provincia o al comune corredata dai documenti previsti.
Solitamente è d’obbligo la presenza di un direttore tecnico qualificato e autorizzato a svolgere questo ruolo.
Altre volte le autorità provinciali richiedono che il titolare sia in possesso anche di un titolo di studio o di una certificazione in ambito turistico, con l’obbligo di frequentare un apposito corso di formazione specialistico sostenendo il relativo esame.
A questo punto si può richiedere l’autorizzazione alla provincia di riferimento, presentando tutta la documentazione inerente e attendere.
La risposta potrebbe arrivare dopo un paio di mesi, quando le autorità provinciali avranno provveduto ad effettuare i dovuti controlli.
Quanto costa aprire un’agenzia viaggi
Per aprire un’agenzia viaggi si possono scegliere due opzioni:
- si può fare tutto da soli,
- affidarsi ad un marchio con il sistema del franchising.
In ogni caso, le spese di start up non sono poche, considerando che i brand più consolidati possono richiedere un capitare di partenza anche di 30.000 o 40.000 mila euro.
Il vantaggio che otterrete, però, sarà quello di avere a disposizione arredamento, computer, software dedicato, percorsi formativi e aggiornamenti.
Allo stesso tempo, il vostro svantaggio sarà quello di non poter personalizzare l’ambiente, oltre al fatto che l’affiliazione ad un marchio solitamente prevede l’obbligo di raggiungere un determinato fatturato annuo.
Perciò prima bisogna fare i propri calcoli con attenzione, valutare quanti anni di lavoro siano necessari per recuperare il capitale investito e considerare l’attendibilità della proposta di franchising.
Un’alternativa all’agenzia tradizionale è quella dell’agenzia viaggi online dal momento che oggi sono sempre più numerose le persone che acquistano beni e servizi online.
L’iter burocratico e amministrativo è lo stesso di un ufficio fisico: permessi, autorizzazioni, presenza di un direttore tecnico o disponibilità a diventarlo, e le attrezzature necessarie.
Con la differenza sostanziale, però, che le spese sono ridotte al minimo, poiché la gestione dell’attività online permette di operare tranquillamente dal proprio domicilio.