Come cambieranno pub e ristoranti quando riapriranno dopo il lockdown

Come cambieranno pub e ristoranti quando riapriranno dopo il lockdown

Giugno 14, 2020 0 Di Sylvia Allegri

Il dibattito, fertile e di certo utile, circa la riapertura dei ristoranti, sovente verte sul “quando”, di rado sul “come”, ovvero sulle modalità mediante le quali lato offerta e lato domanda diverranno nuovamente reciprocamente attrattivi.

La paura era quella di non poter bere più al bancone dei pub a seguito del lockdown del coronavirus.

Ma nelle linee guida comunicate dal Governo si è suggerito ai clienti di poter bere al bancone in non più di quattro persone e di spostare i tavoli a 1.5 metri di distanza per far rispettare il distanziamento sociale.

Quali sono i cambiamenti all’interno dei pub?

Tavoli distanziati di 2 m di distanza

La disposizione all’interno dei locali verrà spostata per soddisfare le linee guida sul distanziamento sociale.  Dopo un lungo chiacchiericcio iniziale su un distanziamento di due metri da un tavolo all’altro, la guida è stata ridotta a 1,5m o anche 1m per consentire ai proprietari  di rimanere in affari.

Addio alla colazione a buffet

Una colazione a buffet a volte può essere il momento clou di un soggiorno in hotel, ma sarà un ricordo del passato. Non saranno consentite aree in cui le persone possano condividere il cibo.

Nessun contenitore di sale e pepe ai tavoli o bottiglie di ketchup

Se vuoi condimenti con il tuo pasto, invece che agitatori di sale e pepe sul tuo tavolo, ora arriveranno in bustine pre-sigillate per evitare la contaminazione.

Posate tirate fuori ai pasti

Per assicurarsi che i coltelli e le forchette non rimangano poggiati sui tavoli per lunghi periodi, le posate verranno tirate fuori contemporaneamente al pasto.

Menu usa e getta

I menu saranno fatti di carta e utilizzati una sola volta per garantire che i germi non si diffondano attraverso i menu.

Non bere al bancone in più di 4 persone alla volta

Per consentire alle persone di spostarsi nel pub e di essere servite, le persone non potranno stare in piedi o sedersi al bar.

Code chilometriche ma a distanza sociale

I giorni di affollamento dei pub nella speranza di essere il prossimo a servire saranno finiti. Le code dovranno essere socialmente distanziate, con  i clienti a 2 m l’una dall’altra – e anche incoraggiate a mantenere le distanze dal personale.

Limiti dei bambini nelle aree giochi

Per cercare di rallentare qualsiasi diffusione della malattia tra i giovani, il Governo sta raccomandando un limite al numero di bambini nelle aree giochi.

L’importanza dell’igiene

L’igiene cessa di essere un diritto del cliente e un dovere del ristoratore. Diventa anche un obbligo del cliente e di conseguenza un diritto del ristoratore. Da decenni oramai, che la sala sia pulita, che i bagni siano puliti, che il personale di sala sia ben curato sono elementi che ricadono nella sfera della qualità di un locale. Ora è arrivata la rivincita dei ristoratori che obbligheranno i clienti a misurare la febbre prima di entrare e di eseguire l’igienizzazione delle mani prima dell’ingresso nel locale.

Come utilizzare l’aria condizionata

Condizionatori e Coronavirus: le regole da seguire

Può essere più pericolosa la ventilazione, quindi il “vento” che può uscire dal ventilatore o dal condizionatore, che non il circuito di condizionamento. Mettersi sotto vento spinge le particelle nell’aria, che così possono fare più di un metro e mezzo. Bisogna fare attenzione alla ventilazione, che può aumentare la distanza percorsa dal virus.

Queste sono le prescrizioni per i ristoranti fornite dagli esperti della task force sulla sicurezza. Il consiglio, quindi, è quello di non puntare mai addosso il flusso d’aria. Gli impianti di condizionamento con un flusso in entrata e in uno in uscita sono i più sicuri.

Insomma, non è molto facile al giorno d’oggi gestire un’attività di ristorazione. Ma con un po’ di attenzione è possibile togliere molti sfizi a chi ama questo lavoro.