Diplomarsi da soli? Ecco come conseguire il diploma da privatista
Marzo 5, 2023Diplomarsi da privatista è possibile: per alcuni è una scelta meditata, basata sui pro e sui contro della propria situazione personale che ha portato al precedente abbandono degli studi, per altri invece è un’opzione non negoziabile, specie se già si lavora.
Una decisione così importante come quella di affrontare la maturità preparandosi autonomamente non va mai presa alla leggera.
Vediamo alcuni consigli pratici per conseguire il diploma da privatista.
I requisiti necessari
A prescindere dall’età, il candidato per sostenere l’esame finale dovrà dimostrare di possedere la licenza media (scuola secondaria di primo grado), presentando il certificato.
Inoltre, se si sono già svolti gli altri anni di scuola superiore e dunque si sta per recuperare solo l’ultimo, servirà possedere l’idoneità all’ultima classe (in pratica comunicare che si sono seguiti tutti gli anni fino al quarto).
Nonostante questi requisiti siano uguali per tutti, quello su cui si può variare liberamente è la metodologia di preparazione.
La maggior parte delle persone, pur studiando da sola sceglie comunque di appoggiarsi a un corso di recupero, per esempio sono ottimi quelli offerti da scuole online come isuveneto.it in modo da avere tutta la flessibilità necessaria nell’organizzazione di studio e lezioni.
Affidarsi a questo genere di istituti, consentirà di avere sempre il materiale da studiare sotto mano: non esisterà più il problema di prendere appunti o recuperarli, perché i file saranno sempre a disposizione per la consultazione.
Il privatista e l’autodisciplina
Sebbene appoggiarsi a un istituito e seguire i corsi in presenza o da remoto possa dare una grossa mano, in realtà tutto si rimette sempre alla forza di volontà dello studente.
Va bene la flessibilità nello studio, ma ci sarà comunque bisogno di organizzare una scansione del programma e di attenersi il più scrupolosamente possibile a una tabella di marcia.
Il tempo per lo studio deve saltare fuori perfino in una settimana piena, altrimenti si rischia ritrovarsi con carichi enormi da recuperare.
Come accade anche per uno studente qualsiasi, più si tende ad accumulare materiale e lezioni da recuperare, più questo scoraggia il diplomando: si crea un circolo vizioso.
Ecco perché l’ideale sarebbe cercare di rimanere al pari il più possibile con le lezioni, o iniziare a recuperarle subito.
Nell’esame di maturità, la sufficienza si raggiunge con un voto di 60/100 ed il punteggio è influenzato dalle prove sostenute, sia scritte che orali.
Nelle prime il massimo dei punti che si possono ottenere è 45, nelle seconde è 30, mentre le sufficienze in entrambe si raggiungono rispettivamente con un punteggio di 10 nella scritta e 22 per l’orale.
A propria discrezione, la commissione d’esame può assegnare un bonus di 5 punti e/o la lode se si raggiunge il massimo voto.
I membri della commissione sono sia interni che ed esterni e le prove avvengono tramite modalità ben precise e uguali per tutti i candidati.
Il temuto colloquio orale si basa sia sulla discussione della tesina presentata dallo studente che sulle domande generali sul programma, mentre le prove scritte sono tre in tutto e variano a seconda dell’indirizzo scolastico.
I passi concreti prima di sostenere l’esame
Scegliere il corso a distanza con cui prepararsi non è l’unico tassello del puzzle. Per sostenere l’esame di diploma di maturità, sarà necessario anche scegliere l’istituto superiore e compilare un modulo di richiesta (una prassi che viene svolta senza troppi problemi).
Ben prima del giorno cruciale, sarebbe utile fare un’autoanalisi e domandarsi fino a che punto si è veramente pronti per sostenerlo.
Anche perché, psicologicamente potrebbe essere difficile affrontare una bocciatura, specie se si sono ripresi gli studi molto tardi.
Rimanere ulteriormente bloccati all’esame può diventare uno scoglio enorme da superare, ecco perché bisognerebbe mettere in pratica tutte le strategie necessarie per essere sicuri di centrare il bersaglio.
Una buona idea sarebbe simulare l’esame, oppure sottoporsi alla consulenza di un professore esperto, per capire veramente se si è in grado di affrontare la prova: solo uno sguardo esterno sarà in grado di restituire un giudizio imparziale.